CHI SOPRAVVIVERÀ ALL’EVOLUZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO?

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e, come accade in natura, sono destinate a sopravvivere solo le specie in grado di cambiare e adattarsi.
Possiamo distinguere tre diverse specie di lavoratori: i job hoper, i job hopper ed i job seeker.
Il job hoper (chi spera) pensa che basti rispondere a qualche annuncio inviando sempre lo stesso curriculum in formato europeo per ottenere un lavoro.
A proposito del formato europeo: sapevi che da una recentemente indagine è emerso che questo tipo di cv è stato bocciato dalla maggior parte dei responsabili del personale? Viene giudicato troppo anonimo e incapace di esprimere la personalità del candidato. Quindi usalo solo se esplicitamente richiesto nell’annuncio.
Il job hoper è chi spera che prima o poi, per caso, qualcuno scopra il suo talento, non si distingue dalla massa, non è curioso, non esplora il mercato del lavoro, non sa promuovere se stesso.
Si dice che la speranza sia l’ultima a morire, ma nel mercato del lavoro vale esattamente il contrario: è proprio chi si limita a sperare che rischia di soccombere o essere eternamente insoddisfatto.
Sul versante opposto troviamo il job hopper (chi salta da un posto all’altro), quelli che non resistono per più di due anni nello stesso posto. Spesso si tratta di persone molto intraprendenti, alla continua ricerca di nuove esperienze, capaci di dare lustro al proprio curriculum vitae. I migliori passano da un posto all’altro, mietendo parecchi risultati, ma talvolta lasciano in eredità delle belle gatte da pelare per il futuro a chi resta in azienda.
I peggiori, invece, vengono fatti fuori proprio perchè non ottengono i risultati promessi, ma, (chissà perchè?) hanno sempre pronto un nuovo riparo. Loro sì che conoscono bene le strategie dell’autopromozione, anzi il loro forte è l’arte del packaging (l’arte della confezione). Sanno che ci sono aziende che sono disposte ad assumerli a scatola chiusa e poco importa se presto o tardi si accorgeranno che la scatola è vuota, perchè per allora ci sarà già una nuova azienda pronta ad accoglierli.
Attenzione: i selezionatori più esperti quando avvistano un job hopper, cambiano immediatamente strada.
Ed infine c’è la specie vincente, quella destinata non solo a sopravvivere ma anche a prosperare: i job seeker, i cercatori di lavoro professionisti, coloro che non si accontentano di un lavoro qualsiasi ma cercano il lavoro che piace e sono esperti di marketing, anzi, di self-marketing.
Fare self marketing significa concepire se stessi come un prodotto, essere consapevoli del proprio valore senza mai perdere di vista l’evoluzione del mercato anche quando si possiede un lavoro. In questo modo non solo si evitano spiacevoli sorprese come l’inaspettata perdita del posto (un evento assai frequente negli ultimi tempi) ma si possono anche cogliere delle belle opportunità. Il job seeker legge, naviga su internet alla ricerca di informazioni, condivide la propria esperienza con gli altri. Ecco un ottimo strumento per esplorare il mercato del lavoro:
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